TECNICHE dello PSICODRAMMA

 Le descrizioni delle tecniche codificate dello Psicodramma Classico sono prese non integralmente, per dovere di sintesi, dal manuale scritto da Giovanni Boria
PSICOTERAPIA PSICODRAMMATICA   FrancoAngeli
per una lettura integrale degli scritti fare riferimento al manuale.


LE TECNICHE CODIFICATE

INVERSIONE DI RUOLO
L'inversione di ruolo è la tecnica centrale dello psicodramma. Essa consiste nel far si che una persona (membro paritario del gruppo, protagonista) assume per un certo tempo il ruolo di un "altro". Questo "altro" è di solito una persona reale, ma può anche essere la personificazione di un oggetto, di un'idea, di una fantasia, di un simbolo, di una parte di sè.
Quanto è detto, al di là della sua apparenza di opinione data da altri, mostra aspetti del sentire più vero e profondo del protagonista, in quanto le difese sono meno vigili quando i contenuti che vengono manifestati sembrano appartenere a soggetti diversi da loro.


SOSPENSIONE della RISPOSTA
Scopo dello psicodramma è proprio quello di rompere le cristallizzazioni, di liberare spontaneità, di far moltiplicare creativamente i ruoli all'individuo in modo che questi possa raggiungere una mobilità psicologica che gli permetta di accordare - senza eccessive rinunce - le proprie esigenze interne con i limiti e le richieste imposti dal mondo esterno.
Mentre il protagonista lavora, appare in modo evidente come la realtà sia subordinata alla soggettività di questi,ed anche come d'altra parte, ciò che appare "vero" ad ogni membro del gruppo debba essere momentaneamente trattenuto all'interno delle singole persone.
Si tratta di una sospensione della risposta: sospensione che funziona da cuscinetto temporale fra due messaggi. In questo tempo-cuscinetto colui che ha ricevuto il messaggio, anziché esprimere la sua risposta (che potrebbe anche essere di natura negativa reattiva), non può fare a meno di riflettere e di dare, in conseguenza, un senso più ponderato allo stimolo ricevuto.


DOPPIO
Il doppio è una delle tecniche fondamentali utilizzate nello psicodramma. Esso consiste nel "dar voce" a ciò che il protagonista non riesce a dire per i motivi più diversi: timidezza, vergogna, inibizione, angoscia, senso di colpa, educazione, non coscienza, ecc.
L'efficacia del doppio nel far emergere emozioni, ricordi, insight, è sorprendente. Ciò deriva dal fatto che il protagonista, quando accetta accanto a sé la presenza del doppio (con cui deve esistere, ovviamente, un tele positivo) e si riconosce in esso, vive intense e rassicuranti emozioni del tipo: "Mi sento capito", "Non è poi così pericoloso dire certe cose", ecc...


AUTOPRESENTAZIONE
L'autopresentazione esprime l'intenzionalità del protagonista di fornire una serie d'informazioni che caratterizzino la propria persona in una scena. Essa si realizza quando il direttore invita il protagonista ad agire in modo da mostrare ai presenti gli aspetti di se stesso che egli ritiene importante far conoscere in quel momento per favorire lo sviluppo del lavoro psicodrammatico.


SOLILOQUIO

INTERVISTA
Il primo compito che il direttore deve affrontare quando si trova accanto al protagonistache sta per iniziare la sua azione, è quello di dare il via al lavoro psicodrammatico. Per fare questo egli usa lo strumento dell'intervista.
Ciò comporta anche che l'intervista iniziale, coincidente con la fase della "presa in carico".


AMPLIFICAZIONE

 RISPECCHIAMENTO

SPECCHIO
Tale tecnica dello specchio si realizza quando il protagonista è invitato a riguardare se stesso - di solito dalla balconata - in una scena da lui appena agita, mentre questa viene ripetuta con la collocazione, nel suo ruolo, dell'alter-ego. In questo caso la persona osserva se stessa dal di fuori (come in uno specchio) e - guardandosi e cogliendo eventuali dissonanze fra la sua percezione interna della scena appena agita e l'attuale visione percettiva di se stessa - probabilmente è indotta a riflettere su di sé, ad interrogarsi, a darsi delle risposte, attivando in tal modo la funzione di doppio, di auto-osservazione.


DECENTRAMENTO PERCETTIVO

PROIEZIONE nel FUTURO
Il protagonista può vivere nel presente psicodrammatico immagini e fantasie riguardanti il suo futuro, così come ha la possibilità di rendere attuali nella rappresentazione scenica dei contenuti mentali che si riferiscono al suo passato. Si parla - nel primo caso - di proiezione nel futuro, in quanto tutto ciò che egli mostra sul palcoscenico non è altro che la trasposizione nell'avvenire di elementi emergenti dalla sua attualità.
Questa proiezione di se stesso nel futuro permette di chiarificare ed esprimere dei contenuti mentali che le contingenze della propria storia hanno fatto rimanere nell'oscurità.


SEDIA AUSILIARIA

SOCIOMETRIA



Gioco di ruolo

Un gioco di ruolo, abbreviato spesso in GdR, GDR o RPG (dall'inglese role-playing game), è un gioco dove i giocatori interpretano il ruolo di uno o più personaggi e tramite la conversazione e lo scambio dialettico creano uno spazio immaginato, dove avvengono fatti fittizi, avventurosi, in un'ambientazione narrativa che può ispirarsi ad un evento, ad un film, ad una qualsiasi fonte creativa, storica o di pura invenzione. Le regole di un gioco di ruolo indicano come, quando e in che misura, ciascun giocatore può influenzare lo spazio immaginato.  Ogni personaggio è caratterizzato da svariate caratteristiche a seconda del tipo di gioco di ruolo (ad esempio forza, destrezza, intelligenza, carisma e così via) che ne descrivono le capacità. Le azioni intraprese nel gioco ...

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